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Non è accaduto proprio nulla

A me puoi dirlo: speravi che alcune cose andassero diversamente, non è vero? E invece queste giornate ci regalano dei futuri sempre nuovi, alcuni giorni da interrogare e i cieli grigi che di colpo si illuminano e, come un dono, fanno risplendere questo angolo di nord Europa.

I tulipani nelle fioriere di Piazza Dam restano perplessi, guardandoci correre nell’attesa che tutto cambi e il futuro arrivi, trasmutato in gioia piena.

Ma cosa dobbiamo attendere, poi? Me lo chiedo sul Keizersgracht, mentre le piogge sono un tedio e si dimenticano che è quasi maggio.

Di nuovo: cosa stiamo cercando? Rifletto e osservando le vite dentro le case che si affacciano sui canali, penso che sarebbe bello tornare a sorprenderci per le cose normali; sentire il piacere di una sera qualsiasi, seduti in soggiorno, ritrovandoci a dire a noi stessi: “che giornata perfetta, non è accaduto proprio nulla!”. Scopriremmo che tutto potrebbe ancora divenire e la vita resterebbe lì fuori ad attenderci come un miracolo.

Lascio che i miei pensieri fluiscano liberamente, meravigliandomi di queste luci calde e tenui che dalle case si tuffano nei canali, illuminando e scintillando. Mentre mi perdo in questi giochi di colore, ripenso ad una storia zen raccontata dall’iniziata Chandra Livia Candiani. Mi sono detto: torno in Italia e la vado a cercare in quell’edizione Einaudi che ho in libreria.

Una volta un Maestro zen chiese a un suo discepolo: «Hai visto il leopardo delle nevi?»

«No», rispose il discepolo.

«E non è meraviglioso?», gli chiese il Maestro.

Sono in volo a 10 km da terra sul cielo d’Europa e il sole declina alle mie spalle. Tornando verso Roma penso che ben oltre il presente, tutto è ancora lì che mi aspetta. E io sono grato che sogno e realtà a volte si confondano, che ci siano lingue da imparare, storie da ascoltare, incontri ancora da fare, qualche verso scombinato da scrivere e alcune strade sbagliate da prendere per avere il tempo di riprovare le canzoni che non sono bravo a cantare.

Qualcosa si è fatto passato ma tutto è ancora nuovo in questa vita, in questo mistero.

«E non è meraviglioso?»

 

Foto di Antoine Callebaut su Unsplash

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